Un'immagine generica segnaposto con angoli arrotondati in una figura.

La Chiesa Madre dei SS. Pietro e Paolo

Edificio di culto - Chiesa

La Chiesa Madre dei SS. Pietro e Paolo


Un'immagine generica segnaposto con angoli arrotondati in una figura.

Descrizione

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La Chiesa Madre dei SS. Pietro e Paolo è la più antica chiesa del paese, coeva alla fondazione del castello normanno, che viene datato alla metà dell’XI secolo. Già alla fine dello stesso secolo non doveva essere la sola chiesa di Oppido. Giovanni Obadiah, infatti, riferisce di un suo sogno avvenuto “nella chiesa principale di Oppido”. Il nucleo originario dell’edificio corrisponde all’attuale presbiterio, in fondo al quale sono esposte le statue lignee dei SS. Pietro e Paolo (XVI sec. ca.). Il sovrastante catino absidale ospita un mosaico del Cristo Re, commissionato nel 1955 dall’arciprete don Antonio Grimaldi (1903-1980), assieme al mosaico dell’Immacolata posto nella lunetta del portale d’ingresso. Al centro del presbiterio oggi si trova un crocifisso ligneo del XVI secolo ca. e, sempre nel presbiterio, a destra e a sinistra dell’altare due lapidi ricordano, rispettivamente, la dedicazione della chiesa (avvenuta l’11 maggio 1659, quando era papa Alessandro VII Chigi), e la consacrazione dell’altare maggiore (avvenuta il 10 luglio 1740 ad opera di mons. Cesare Rossi, vescovo di Montepeloso, con il consenso dell’arcivescovo acheruntino e materano mons. Francesco Lanfranchi).
Oggi la volta a botte del presbiterio ospita quattro tele raffiguranti i quattro evangelisti ad opera del pittore oppidano Antonio Avigliano (2016). Tra il presbiterio e la navata vi sono due archi: sotto quello di destra una Madonna con Bambino introduce alla Cappella del Santissimo (nota come “Cappellone”), che risale, nella forma attuale, al 1747. L’altare del “Cappellone” ospita la pregevole tela di Andrea Giannico raffigurante l’Ultima Cena (1747). Giannico mutuò il dipinto da un analogo soggetto realizzato da Francesco De Mura, attualmente conservato presso il Pio Monte della Misericordia a Napoli. De Mura si servì dello stesso bozzetto nella realizzazione dell’Ultima Cena per la chiesa dell’Annunziata di Capua nel 1750 e per una tela custodita nella cattedrale di Monopoli nel 1755. Sulle pareti a sinistra e a destra si trovano altre due grandi tele di scuola napoletana, che ritraggono, rispettivamente, la Madonna con Bambino e San Gaetano (ma l’identificazione del santo è incerta), e la gloria di San Benedetto martire tra San Gennaro e San Pietro d’Alcantara.


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Georeferenziazione

Indirizzo: Chiesa dei Santi Pietro e Paolo, Via Cervellino, 85015 Oppido Lucano PZ

Quartiere:

Circoscrizione:

CAP: 85015

Orario per il pubblico

Contatti

Telefono: +39 0971 945 002

Struttura responsabile

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